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LA NOSTRA FEDE E’ COME CENERE

foto da www.parrocchiagavarnorinnovata.org  
Signore, la nostra fede è come cenere,
tiepida e inconsistente!
La nostra speranza è come cenere:
leggera e portata dal vento.
Il nostro sguardo è come la cenere:
grigio e spento.
Le nostre mani sono come la cenere:
quanta polvere!
La nostra comunità è come la cenere:
quanta dispersione!
Signore Dio nostro, ti ringraziamo
Perché nel cammino di quaranta giorni
che oggi iniziamo, il soffio del tuo Spirito
accende di nuovo il suo fuoco
che cova sotto le nostre ceneri.
Amen.


*del foglietto per la messa alla Chiesa Santa Cristina-Parma.

LA PREGHIERA VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
15 FEBBRAIO 2015
di Roberto Laurita
foto da www.frateindovino.eu

Sono anch'io un lebbroso, Signore,
quando la mia malattia dell’anima
desta orrore in chi mi sta vicino
e per questo cerca in ogni modo
di tenermi alla larga.
Ma tu mi vieni incontro
E spezzi il mio isolamento,
tu infrangi le barriere
che mi separano dagli altri,
tu guarisci la mia incapacità
di comunicare e di amare.

Sono anch’io un lebbroso, Signore,
quando il mio volto viene sfigurato
dall’orgoglio o dalla superbia,
dalla gelosia o dall’egoismo,
e il mio cuore si indurisce
al punto di essere impermeabile
ad ogni richiesta di aiuto.
Ma tu, che hai un animo limpido,
non hai nessuna paura del contagio.
Per questo non esiti a toccarmi
Per risanare la mia anima
E restituirle la possibilità
Di accogliere e di sostenere,
di provare misericordia e compassione.

Sono anch’io un lebbroso, Signore,
quando sono tutto preso
dai miei progetti, dalla mia voglia di riuscire,
dai vantaggi che posso ricavare,
dalla brama di accumulare,
dalla voglia di vincere a qualsiasi costo.
Solo tu puoi guarire questa lebbra
Con la tua parola di tenerezza.

*del foglietto per la messa alla Chiesa Santa Cristina-Parma.

PREGHIERA DELLA FRATELLANZA (VOLTAIRE)

foto da lucideimaestri.situswebs.com
Tu non ci hai donato un cuore per odiarci l’un l’altro
né delle mani per sgozzarci a vicenda;
fa che noi ci aiutiamo vicendevolmente a sopportare
il fardello di una vita penosa e passeggera.
Fa sì che le piccole differenze tra i vestiti
che coprono i nostri deboli corpi,
tra tutte le nostre lingue inadeguate,
tra tutte le nostre usanze ridicole,
tra tutte le nostre leggi imperfette,
tra tutte le nostre opinioni insensate,
tra tutte le nostre convinzioni così diseguali ai nostri occhi
e così uguali davanti a te,
insomma che tutte queste piccole sfumature che
distinguono gli atomi chiamati “uomini”
non siano altrettanti segnali di odio e di persecuzione…

*del foglietto per la messa alla Chiesa Santa Cristina-Parma.

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