La preghiera 23 novembre 2014
di Roberto Laurita
FOTO da google |
Quel giorno il tuo giudizio, Gesù, Spiazzerà tutti, buoni e cattivi, perché nessuno si
aspetterà di essere giudicato su gesti di carità e di solidarietà , azione
concrete che hanno a che fare con la fame e con la sete, con la mancanza di
alloggio e di vestito, con la malattia e con ogni situazione difficile.
E, contrariamente a quanto si ritiene da parte dei più, l’omissione
apparirà in tutta la sua evidente colpevolezza, come una mancanza decisiva che
ci tiene lontani dal Regno.
Quel giorno il tuo giudizio, Gesù, Non ammetterà scuse. Non potremo giustificarci dicendo: Non sapevo, non immaginavo, non ti avevo riconosciuto, non
mi ero accorto di te…Le nostre parole non potranno coprire la durezza e l’insensibilità ,
l’egoismo e l’avarizia che hanno ispirato le nostre scelte.
Quel giorno il tuo giudizio, Gesù, Farà entrare nella squadra dei beati uomini e donne
considerati lontani dal tuo regno e invece condannerà a restarne fuori quanti
hanno pensato che bastassero le loro professioni di fede, i loro gesti devoti.
*del foglietto per
la messa alla Chiesa Santa Cristina-Parma.
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