Era una domenica sera di 6 marzo scorso. Hanno parlato della loro esperienza su Brasile. Erano i giovani di 18-24 anni. Hanno vissuto in Brasile per uno, due o tre messi nell’estate. La maggioranza sono di Parma, c’era una ragazza di Reggio Emilia. Comunque, sono di Emilia Romagna. Era interessante ascoltare la loro testimonianza.
Silvia, una ragazza di Reggio con il suo amico erano insieme con Daniele in Brasile nel 2013. Hanno vissuto insieme la gente del Brasile. Con i bambini, hanno fatto il gres, la lezione della scuola cioè per aiutare i bambini a fare i compiti. Hanno anche fatto qualche lavoro con i genitori. Hanno invitato i bambini e i genitori a partecipare in qualche attività insieme: cucinare, cenare, danzare, ballare, giocare, ecc. Con queste attività si collega lo spirito della famiglia.
È questo spirito che rimane sempre nella loro esperienza, sia dei bambini che dei giovani emiliani. Purtroppo, sono rimasti in due adesso, Silvia e il suo amico. Daniele è scomparso in Brasile. Federico, il papà di Daniele, nell’introduzione della condivisione ha detto che questo evento è come una memoria per Daniele, per ricordare la sua attività in Brasile insieme con i suoi amici. Non solo questo. Simonetta, la mamma ha aggiunto anche che questa sera è il momento per condividere e per vedere insieme il percorso attraverso le attività dei amici di Daniele e alla fine per invitare la gente a partecipare a queste attività tramite la caritas diocesana.
Dopo di loro, ci sono ancora tanti giovani che hanno vissuto i momenti belli durante l’estate in Brasile. Per la prossima volta, ci sarà Alessandro che è stato lì nel 2014 scorso. Alessandro partirà nel 18 marzo prossimo. Don Corrado che è stato in Brasile nella zona in cui questi giovani hanno lavorato ha ringraziato i giovani, “Il vostro aiuto è per il bene della gente e anche per la vostra vita.” Ecco su questo punto che un giovane diceva, la vostra vita ha il valore grande quando noi siamo capaci di condividerla con gli altri. È una frase bellissima.
Grazie a tutti voi giovani. Non penso che ci siano ancora i giovani così.
Parma, 14/3/2016
Gordi
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