Halloween party ideas 2015

I primi martiri saveriani

FOTO, saveriani doc.

È una grande memoria per la chiesa oggi cioè la memoria di san Girolamo. Un traduttore della bibbia che fino ad oggi ancora una delle migliori traduzioni della bibbia. Non ho fatto la meditazione sulla lettura propria di oggi. Intanto abbiamo celebrato la messa in santuario di san Guido Maria Conforti insieme agli altri confratelli.

FOTO, qui
La memoria è importante. Conoscendo san Girolamo ci porta nella storia della chiesa. La storia che vale la pena di conoscerla, di cercarla che cosa c’è dietro, di prenderla come punto di riferimento per la vita di oggi e per il futuro. San Girolamo (342-420) era un intellettuale, ha imparato tante lingue, servitori di Papa Damaso, un monaco (negli ultimi 30 anni della sua vita trascorsa a Betlemme). È importante conoscere la Bibbia che è La Parola di Dio, non la Bibbia come libro sacro. Girolamo ci invita a conoscere chi c’è dietro la Bibbia cioè Dio Creatore, Cristo, e la vita dei primi apostoli. Ma, anche parlava della nostra vita di oggi. Girolamo diceva l’ignoranza delle Scritture è l’ignoranza di Cristo.

Anche noi, aversani, celebriamo la memoria dei nostri tre martiri in Burundi; P. Ottorino Maule, P. Aldo Marchiol e Catina Gubert, Missionaria Laica (Buyengero, Burundi 1995). Il loro sangue versava nella terra di Burundi. Il sangue che porta la vita. Oggi, come sottolineato Padre Lanaro che celebrava la messa, ci sono tanti cristiani in Burundi. All’inizio, nell’epoca dei tre martiri c’era circa 3 % cattolici e cristiani dalle tutte le popolazioni. Oggi si aumenta circa 60%. Il loro sangue porta la vita, seminava il seme buono.

Il Burundi ancora fino ad oggi non ha la sicurezza e la pace. Ci sono ancora le guerre. A volte i nostri missionari sono stati minacciati e gli altri sono stati uccisi come ultimo le nostre tre sorelle saveriani, Olga, Bernadeta e Lucia. Con la memoria di oggi, ci incoraggiati di vedere Dio. Con Dio c’è sempre la speranza. Speriamo che la situazione del Burundi presto torni in pace.

Parma, 30/9/2015

Gordi

Natanaele chiede a Gesù
 
FOTO, qui
E' interessante la domanda di Natanaele a Gesù, perché mi conosci? Gesù conosce Natanaele prima che Filippo gli chiamasse, quando lui era sotto l’albero di fichi. Quindi, le tappe di questa conoscenza sono, vedere-conoscere-incontrare. Tre verbi importanti. Dio vede poi conosce poi incontro.

Capita anche magari a noi. Non sappiamo che Gesù ci conosce già. Ci ha visti già. Un giorno lo incontriamo e pensiamo che ci incontriamo per la prima volta. Infatti, come succede a Natanaele, Gesù ci ha visti e conosciuti.

Questa è la sua forza sopranaturale. La forza che appare anche agli angeli come ricordiamo oggi nella Festa degli arcangeli. Gli angeli soprattutto questi tre sono la forza di Dio. Come sappiamo nel loro nome, loro appartengono proprio da Dio. Michele (chi è come Dio?), Gabriele (Forza di Dio) e Raffaele (Dio ha guarito).

Questa festa mi fa ricordare l’esperienza di Lord-Franca, dove ho visto la statua di questi tre arcangeli proprio nella porta d’ingresso del luogo pellegrino di Lord. Se Natanaele chiede a Gesù perché mi conosci, io vorrei chiedere anche la forza di Dio attraverso questi tre arcangeli.

Buona giornata.


Parma, 29/9/2015

Chi è l'uomo più grande nel mondo?

FOTO, national geographic


A volte abbiamo la tendenza di essere uomo più grande di tutti. La tendenza che abbiamo quasi tutti noi. In realtà solo qualcuno che può avere questo titolo. Lui è grande perché siamo piccoli. Quindi, non tutti noi siamo o saremo grandi.

Questa tendenza di essere più grande di tutti si rivolge anche ai discepoli di Gesù. Hanno fatto la domanda e la discussione su questa volontà. Interessante perché Gesù sa tutto e sa anche come si risponde. Gesù mette un bambino (piccolo) davanti a tutti. Non per fare il contrario di chi desidera di essere più grande. Gesù dice, chi accoglie il bambino accoglie me, chi accoglie me accoglie colui che gli ha mandato. È un invito di accogliere tutti i piccoli e non di essere grande. Gesù afferma ancora, chi è più piccolo di tutti voi, questi sono grandi.
Quindi, colui che accoglie un bambino, un piccolo è il più grande.

Ancora fresca nella nostra memoria, la storia di Alan Kurdi, il bambino di tre anni che è morto in spiaggia. La sua morte è simbolo della nostra iniquità (ingiustizia). La foto ci mostra una realtà di oggi cioè nessuno vuole salvarlo. Non possiamo mettere alla colpa dei suoi genitori perché a volte, siamo noi che dobbiamo salvare la sua vita. E ancora abbiamo la nostra debolezza cioè l’individualista. Voglio salvare solo i miei (amici, gruppi, religioni, regioni, con paesi, ecc). A volte, noi che impediamo la nostra buona volontà di salvare una persona debole. Alan è rappresentante della nostra debolezza. Noi dobbiamo salvarlo. Pur troppo, lui è morto prima che salviamo.

Gesù ai suoi discepoli diceva, non impedite, colui che non è contro di voi. Anche se lui è d’altra cultura, altra religione,. Se lui fa la buona cosa, non dobbiamo impedirlo.
Preghiamo a Gesù affinché abbiamo questo coraggio di porta avanti la nostra buona volontà di salvare il mondo. Grazie Gesù.

Parma, 28/9/2015

Gordi
Powered by Blogger.