LA PREGHIERA II DOMENICA DI PASQUA
12 APRILE 2015
di Roberto Laurita
perché ora tu comunichi con noi in modo nuovo.
Bisogna avere gli occhi della fede
per riconoscerti e per farti posto
nella nostra esistenza.
Bisogna avere un cuore desto
per in tendere la tua parola
e per metterla in pratica.
Bisogna accettarti come un dono
che va ben oltre le nostre logiche
del vedere e del toccare.
Ecco perché oggi ci sentiamo
straordinariamente vicini a Tommaso:
alle sue reticenze e ai suoi dubbi,
alle sue perplessità e ai suoi desideri.
Proprio perché ti abbiamo contemplato
inchiodato alla croce
ora facciamo fatica a crederti
vivo e presente in mezzo a noi.
Ed è per questo che ci chiedi
di fare lo stesso percorso di Tommaso,
di abbandonarci al tuo amore,
di lasciar cadere ogni barriera
che ci separa da te.
Ed è per questo che ci domandi
di fare nostra la sua risposta:
“Mio Signore e mio Dio!”
e ci dichiari beati perché
senza aver visto, senza aver toccato,
ci siamo fidati di te.
Sì, Signore, non è facile credere in te,
ma quando avviene conosciamo
una gioia ed una pace smisurate.
*del foglietto per la messa in
Chiesa Santa Cristina-Parma.
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